Ansia, Ansia e ancora Ansia… compagna di sempre!
È lei che viene a trovarci nei momenti di difficoltà o nelle imprese che richiedono particolari prestazioni, che spesso ci accompagna nelle situazioni ‘uniche’ della nostra vita. Oppure giunge quando il nostro cielo esistenziale si fa cupo, il senso di colpa rovente, la mente confusa. Eccola lì, all’indomani di una prova difficile, che ci viene addosso. Ci sforziamo di allontanarla e quella, ironicamente ci rincorre. Sì, perché l’ansia può divenire uno stimolo nella battaglia ma talvolta ce ne potrebbe indicare una che, in realtà, non esiste.
Una delle ansie più acute e diffuse è la paura dell’abbandono. Si manifesta come un intenso timore di perdere le persone più amate ed i legami affettivi restando, così, soli e senza supporti; impotenti. Il più delle volte l’ansia potrebbe in questo modo trasformarsi in comportamenti di dipendenza.
Ma essa potrebbe anche tramutarsi in pensieri ripetitivi, continui e persistenti, al punto da rendere quasi impossibile la concentrazione sullo svolgimento delle proprie attività. Cioè ci troviamo a combattere con un nemico dal nome ‘pensiero ossessivo’.
La sintomatologia ansiosa può essere associata a particolari stili di personalità che ne stimolano l’esordio e tendono a strutturarne le manifestazioni esterne. È di grande rilievo clinico poter adeguatamente osservare e valutare i contenuti ansiogeni della propria soggettività e la dimensione da essi occupata nella propria peculiarità comportamentale, per meglio comprendere quando essa diviene sovrastante la propria capacità di gestione e così poter chiedere adeguato sostegno clinico. Qui di seguito viene offerta qualche delucidazione.
Ansia e stile di personalità narcisistico
Spesso gli stati ansiosi si riscontrano in soggetti narcisisticamente vulnerabili, in cui prevale la sensazione di vuoto, conseguenza di un costante bisogno di rispecchiamento esterno non realizzato. Esso porta ad una esclusiva valorizzazione dei propri bisogni e dall’utilizzo strumentale delle relazioni affinché i bisogni ricercati vengano soddisfatti. L’ansia è una componente importante che si associa alla spinta frenetica del soggetto di ricercare all’esterno un riempimento della propria insoddisfazione interiore.
Ansia e stile di personalità istrionico
Questi soggetti si caratterizzano per la propria eccentricità ed un’emotività volubile ed intensa. Esprimono la necessità di stare costantemente al centro dell’attenzione ed ottenere l’approvazione degli altri. L’instabilità emotiva può rivelarsi in manifestazioni inappropriate di rabbia, vittimismo, estrema seduttività con una finalità prevalentemente manipolativa. Queste persone vivono la costante alienazione da se stessi, e ritrovano il loro ‘essere percepiti’, esclusivamente attraverso l’attenzione e considerazione che altri gli rivolgono. In questo contesto, poiché l’ottenere l’attenzione esterna è per loro di vitale importanza, può svilupparsi un comportamento ansioso dettato dalla paura che questo bisogno possa non essere realizzato.
Ansia e stile di personalità evitante
Le personalità evitanti sono spesso di umore depresso poiché percepiscono l’incapacità di vivere la vita con gli altri e le alternative gratificanti sono solo momentaneamente piacevoli, poiché costituiscono un surrogato del loro vero bisogno, poiché si sentono incapaci di soddisfare quello autentico: di creare legami. L’ansia si sviluppa in tutte quelle circostanze dove il soggetto è chiamato ad esporsi alle situazioni esterne che facilitino un giudizio nei loro confronti e che, di fatto, li conduce a delle condotte di evitamento rispetto a questo pericolo portando, nella peggiore delle ipotesi, ad un grave ritiro sociale.
Ansia e stile di personalità borderline
Il disturbo borderline è associato ad una costante oscillazione del soggetto sia in termini emotivi che comportamentali dell’identità di sé. Sperimentano emozioni intense e devastanti che mutano in modo caotico, interscambiandosi tra gioia, tristezza, angoscia, colpa. Pertanto, vivono con fatica rapporti interpersonale che falliscono o risultano emotivamente distruttivi. L’ansia occupa uno spazio centrale in particolar modo quando è associata con l’angoscia di essere abbandonati, timore che occupa la maggior parte del tempo di questi soggetti.
Ansia e stile di personalità dipendente
Questi soggetti manifestano comportamenti sottomessi estremamente adattati, legati ad un eccessivo bisogno di essere accuditi. I soggetti affetti da questo disturbo sperimentano una condizione ansiosa dovuta all’incertezza che provano di saper provvedere a se stessi ed una conseguente modalità di ricerca ossessiva e di sicurezze per ottenere conforto e rassicurazione da parte degli altri.
Ansia e stile di personalità negativistico
Soggetti con questa tipologia mostrano un’apparente normalità ma, ad un livello più profondo, si rivelano ostili e rabbiosi. Ciò viene espresso attraverso il procrastinare, dimenticare, manifestare inefficienza, soprattutto in relazione a compiti richiesti dall’autorità. Si lamentano cronicamente degli altri e di ricevere richieste eccessive, diventano polemici e risentiti. Hanno una visione negativa del futuro ed una scarsa autostima a causa dell’incomprensione che percepiscono da parte degli altri. Quando sorgono delle difficoltà attribuiscono la responsabilità all’esterno, poiché non sono autoreferenziali. Esprimono cinismo e scetticismo e sono manipolativi al fine di controllare l’altro con i repentini cambiamenti d’umore. Spesso si associano disturbi d’ansia e di depressione con agitazione e dolore cronico.