Maternità, pre e post partum | Problemi di coppia e relazioni

Essere genitori: il necessario equilibrio tra solitudine e supporto familiare e sociale

Un proverbio africano sostiene, con la naturalezza e la semplicità della tradizione popolare, che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. Qualsiasi persona che abbia avuto a che fare con il mondo dell’infanzia, sia essa un genitore, un parente, un educatore e via dicendo sa quanta verità ci sia in questo messaggio che vorrebbe essere non solo una constatazione, ma anche un monito e un’esortazione affinché le lacune del sistema vengano colmate.

La realtà italiana attuale prevede, nella maggior parte dei casi, che sul genitore ricada gran parte delle responsabilità emotive, educative e di crescita del bambino, e questo soprattutto nel periodo post-natale, quando la coppia o il singolo rientrano a casa con uno o più neonati di pochi giorni. Se da un lato viene talvolta offerta un’adeguata assistenza medica e ostetrica, come nel caso dei consultori e degli ambulatori ospedalieri dedicati all’assistenza pratica e al monitoraggio del neonato e dei neogenitori, il grande vuoto assistenziale si rivela spesso nell’ambito che più di tutti colpisce le neo madri e i neo padri, ossia il mondo emotivo, le reazioni, gli assestamenti e la ricerca di nuovi equilibri.

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO, DUNQUE NON È TUTTA COLPA TUA.

Le sfide che la genitorialità porta con sé impattano su moltissimi raggi d’azione della persona: il rapporto con il partner, i legami con le famiglie di origine, la rimodulazione delle amicizie, la conciliazione famiglia e lavoro, il bisogno di tempo per sé stessi, la gestione delle numerose incombenze e pratiche quotidiane, e molto altro ancora.

In epoca Covid, queste sfide sono ricadute inesorabilmente, quasi crudelmente, sui genitori soltanto che all’improvviso si sono visti chiudere nidi, sportelli, servizi e che hanno dovuto scegliere tra lasciare il lavoro o affidare i figli ai nonni (con tutti i rischi del caso per i nonni) o alle tate, talvolta anche improvvisate e scelte sull’onda della necessità e della disperazione. Per non parlare poi delle numerose donne che hanno sostenuto il travaglio e partorito in solitudine, senza la necessaria e fondamentale assistenza emotiva del partner. Durante l’emergenza Covid, i genitori hanno sentito di essere privati di qualcosa di davvero essenziale per sé stessi e per la crescita armonica dei bambini: il supporto emotivo, sociale, i servizi, la scuola, insomma l’intero villaggio con tutte le sue persone.

Nel periodo post-natale il supporto della rete amicale, sociale e dei servizi che si stringa intorno ai neogenitori è essenziale per garantire un adeguato supporto e, soprattutto, per sostenere il benessere psicoemotivo del genitore, benessere che si accompagna a un altrettanto adeguata e sana crescita del bambino. Genitori stressati, iper-responsabilizzati, carichi di continue incombenze e di scelte quotidiane perdono la naturalezza e il necessario equilibrio psichico che è invece indispensabile in un momento di vita così intenso e delicato.

Il proverbio africano ci richiama alla necessità di sostenere i genitori nel loro importante compito di crescere bambini felici, ma allo stesso tempo vuole essere un caldo abbraccio a tutte quelle mamme e quei papà che si rimproverano e si colpevolizzano per non riuscire a essere i genitori che vorrebbero, perché perdono la pazienza, perché non riescono a giocare abbastanza coi loro figli, perché si sentono inefficaci o inadeguati. Queste sono frustrazioni che tutti i genitori sono costretti a provare, prima o poi, ma che nel periodo attuale sono stati estremizzati dall’assenza dei servizi e della rete sociale, annullati dalle necessità della pandemia. Ricordarsi che non è fisiologico dover fare tutto da soli, che dovrebbe esserci anche un intero villaggio, un sistema più adeguato a dare sostengo alle famiglie, può aiutare tutti i genitori a sentirsi un po’ meno in colpa e a riconoscersi quanto impegno e quanta dedizione mettono ogni giorno al servizio dei loro bambini, nonostante tutto!

Dottoressa Alice Aceto – Psicologa e Psicoterapeuta, esperta in maternità del team di Mama Chat 

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