Maternità pre e post partum

PMA: cos’è e perchè uno psicolog* può essere d’aiuto

Cosa è la PMA?

La Procreazione Medicalmente Assistita è l’insieme delle tecniche che la medicina mette a disposizione per le coppie infertili e sterili che desiderano un figlio. Queste tecniche aumentano le probabilità di concepimento e/o di impianto di una gravidanza quando il concepimento spontaneo sia impossibile o estremamente remoto o quando altri interventi farmacologici o chirurgici siano inadeguati. Esse comprendono sia tecniche più semplici, dette di primo livello, come l’inseminazione intrauterina con l’introduzione del liquido seminale all’interno della cavità uterina, sia tecniche più complesse, dette di secondo e terzo livello, extrauterine, dove l’incontro dei gameti si verifica esternamente e dopo l’inseminazione dell’ovocita e l’eventuale fecondazione,
l’embrione che si sviluppa viene trasferito in utero. La legge, molto complessa e articolata, che disciplina i vari aspetti connessi alla PMA è la legge 40,
entrata in vigore il 10 marzo 2004.

Ma cosa significa infertilità?

L’infertilità è considerata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una patologia. Essa viene diagnosticata quando vi è assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di rapporti mirati non protetti. L’infertilità è purtroppo un fenomeno in crescita che riguarda molte coppie, circa il 15-20%, ed è condizionata da diversi fattori: l’età avanzata di ricerca del primo figlio (particolarmente rilevante per le donne, ma significativa secondo alcuni studi anche per l’uomo), l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le infezioni sessuali, l’obesità o la magrezza eccessiva. In particolare, le cause più diffuse dell’infertilità femminile sono: fattore tubarico (danni o blocco delle tube di Fallopio); fattore ovarico (le ovaie non producono ovociti); endometriosi (crescita anomala di tessuto come quello che riveste l’utero, in altre sedi); ridotta riserva ovarica (presenza di pochi ovociti nelle ovaie); poliabortività (quando si susseguono due o più aborti spontanei), fattore multiplo femminile (quando sono presenti più cause insieme). Le cause invece più diffuse dell’infertilità maschile sono: varicocele (provoca un aumento della temperata del testicolo che interferisce con la produzione degli spermatozoi); infezioni; insufficienza ormonale; anomalie genetiche (criptorchidismo, ipogonadismo); fattori immunologici (produzione di anticorpi anti spermatozoi).Esiste anche l’infertilità cosiddetta idiopatica, cioè senza causa, quando non si riscontra alcun problema di salute sopraindicato a carico dei partners. E’ quindi opportuno e importante prima di tutto stabilire attraverso un iter medico specialistico, quali siano per ogni coppia i motivi che causano un difficile o mancato concepimento.

Perché uno psicologo può essere d’aiuto?

Lo Psicologo, formato e preparato su queste tematiche, è molto utile per le coppie perché oltre a favorire il processo di accettazione e adattamento, offre il suo supporto per promuovere nella coppia una buona reazione e risposta al problema in atto, può contribuire a facilitare la comunicazione e relazione con l’equipe medica curante, sostiene la coppia sul piano emotivo aiutandola a gestire tutte le emozioni implicate nei vari steps del percorso di cura. In tale modo la coppia potrà vivere più consapevolmente il lungo e non sempre facile cammino verso la genitorialità, dotandosi di strumenti e strategie che si rivelano molto preziose per affrontare i momenti più ostici e faticosi.
Le diagnosi di infertilità e/o sterilità causano sofferenze profonde e sono da considerarsi eventi traumatici, perché la coppia e i singoli attraversano una crisi con sentimenti complessi e molto dolore, ritrovandosi a fare i conti con l’impedimento di un progetto apparentemente scontato e naturale, quello di diventare genitori. Pongono quindi la coppia e fare delle scelte importanti e non facili, come quella di ricorrere ad un trattamento di PMA o pensare all’adozione o accettare di vivere senza figli. A ciò si aggiunge un ulteriore fattore di stress dato dall’impegno che richiede un trattamento di PMA, sia psicologico che emotivo, a volte anche economico per le coppie che optano per trattamenti in centri privati.
Realizzare di non poter avere figli, così come i fallimenti nella ricerca, causano spesso sentimenti di vuoto e perdita, in alcuni casi anche depressione, ansia, sentimenti di vergogna, di colpa e fallimento, difficoltà nelle relazioni familiari e sociali, e tendenza all’isolamento; in particolare, tutte le occasioni sociali che propongono la presenza di bambini e che rievocano il fantasma della ‘culla vuota’, sono vissute come esperienze di forte disagio. Le ripercussioni sulla coppia sono poi spesso frequenti e anche la vita sessuale ed affettiva ne risente moltissimo, creando ulteriore smarrimento e dolore ai soggetti esposti.
Accettare le difficoltà psicologiche e conoscerle è il modo per iniziare a superarle. Chiedere aiuto a un esperto si rivela decisivo per essere sostenuti in un cammino impegnativo, giungendo al compimento della genitorialità desiderata.