Maternità, pre e post partum | Ostetrica e Allattamento

Segni di un corretto attacco al seno e la sua importanza per l’allattamento

La prolattina è un ormone essenziale per l’avvio e il mantenimento della produzione del latte. Ogni volta che si allatta, o si stimola il seno con la spremitura manuale/il tiralatte, i livelli di prolattina nel sangue si innalzano ulteriormente e repentinamente; ciò spiega perché poppate frequenti stimolino la produzione di latte. Inoltre, la prolattina raggiunge il picco dopo 20-30 minuti dall’inizio della poppata: se il bambino si attacca frequentemente, si mantengono elevati i livelli di prolattina per le poppate successive. I livelli di prolattina sono più elevati nelle ore notturne, e questo sottolinea
importanza delle poppate notturne. Ma se la prolattina è fondamentale per l’arrivo della montata lattea e l’avvio dell’allattamento al seno, per un buon mantenimento della produzione di latte nel tempo è fondamentale che il seno venga correttamente e frequentemente svuotato; la velocità di sintesi del latte dipende proprio dal grado di svuotamento del seno: più il seno sarà vuoto, più rapidamente avverrà la sintesi del latte.
Per un buon avvio e un buon proseguimento dell’allattamento è, quindi, molto importante:
– L’avvio della prima poppata subito dopo il parto (entro le prime due ore)
– Lavorare sulla posizione di mamma/bambino e sul corretto attacco al seno del bambino
– Allattare a richiesta, garantendo poppate frequenti e prolungate allo stesso seno
– Garantire le poppate notturne
– Praticare il contatto pelle a pelle
– Non utilizzare interferenti (biberon, succhiotti, …)

Posizioni per allattare e corretto attacco del bambino al seno

Per garantire il corretto e frequente drenaggio del seno è importante lavorare sul corretto attacco al seno del bambino; migliore sarà l’attacco al seno, migliore sarà la capacità del bambino di succhiare e di svuotare il seno, con un doppio beneficio: da un lato il corretto svuotamento del seno permetterà di stimolare maggiormente la sintesi del latte, mantenendo una buona produzione nel lungo termine, dall’altro il bambino sarà in grado di trasferire ad ogni poppata la quantità di latte di cui necessita per crescere correttamente.

Come posizionarsi per allattare:
– Prima posizionarsi comodamente, poi prendere il bambino in braccio
– Trovare una posizione comoda che le consenta di rimanere rilassate, con le spalle ben appoggiate, per garantire una buona apertura del torace, il busto
semireclinato, se si allatta da sedute, e i piedi ben appoggiati a terra, se si allatta in posizione verticale, o contro un supporto, se si allatta da sdraiate
– Utilizzare, se necessario, dei cuscini di supporto, posizionandoli in base alla posizione del neonato e non viceversa

Come posizionare il bambino:
– Il corpo del bambino deve essere a stretto contatto con il corpo materno, in asse (orecchio-spalla-anca) e completamente contenuto dalle braccia
materne
– Tenere il bambino in braccio in modo che possa muovere la testa e retrofletterla e che possa poggiare le mani sul seno materno per “spremerlo”
– Il capezzolo deve essere orientato verso il naso del bambino

Segni di un buon attacco al seno:
– la bocca è bene aperta e “riempita” dal seno
– il mento sfiora il seno
– il labbro inferiore è estroflesso con la lingua appoggiata al seno, il labbro superiore è teso
– l’areola è meglio visibile sopra il labbro superiore, piuttosto che sotto quello inferiore
– la suzione varia da movimenti brevi e superficiali a movimenti lunghi e profondi, intervallati da pause
– non sono udibili schiocchi o rumori durante la suzione, può essere udibile la deglutizione
– dopo la poppata il capezzolo è tondeggiante, senza no rossori, segni di compressione, abrasioni
– non è presente dolore
Anche il frequente cambio di posizione del bambino al seno nelle diverse poppate, o anche all’interno della stessa poppata, è fondamentale, perché permette al seno di essere svuotato a 360°; esempi delle posizioni più comunemente utilizzate in allattamento sono:
– Biological Nurturing
– Posizione a culla
– Posizione a culla incrociata
– Posizione a rugby
– Posizione sdraiata sul fianco

Dalla teoria alla pratica: il sostegno dell’ostetrica

E’ più comune di quello che si pensi che le mamme possano riscontrare alcune problematiche durante l’approccio alle prime poppate; nonostante si approfondisca già la tematica dell’allattamento al seno durante il percorso di accompagnamento alla nascita, mettere in pratica la teoria non è sempre così scontato e le difficoltà possono essere molteplici.
Proprio perché un buon avvio dell’allattamento al seno è fondamentale per un buon mantenimento e proseguimento dello stesso, è importante che le donne possano essere sostenute, supportate, accompagnate e prese in carico fin dalle primissime fasi da un’ostetrica esperta in allattamento con la quale, attraverso la valutazione della specifica situazione, l’informazione mirata e l’attivazione di specifici strumenti, intraprendere un percorso di salute che ha come obiettivo il benessere della diade e l’avvio di un allattamento al seno fisiologico e gratificante.