Ostetrica e Allattamento

Puerperio: perché scegliere di essere accompagnate dall’ostetrica?

Il periodo del puerperio rappresenta le prime sei settimane successive alla nascita del bambino.

Si tratta di un periodo molto intenso per la donna, sotto ogni aspetto: si sperimentano importanti modificazioni del corpo, si attraversano cambiamenti emotivi forti e talvolta inaspettati, ci si interfaccia con la trasformazione del rapporto con il proprio partner e, più in generale, dei rapporti interpersonali, si acquisisce un nuovo ruolo sociale, quello di madre.

“Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, recita un vecchio detto africano. Storicamente, infatti, il puerperio era considerato un periodo molto speciale, spesso definito “quarantena”, nel corso del quale la neomamma non doveva avere altre preoccupazioni se non l’accudimento e l’allattamento del neonato e il proprio riposo; a tutto il resto, avrebbero pensato la famiglia e la comunità intorno alla donna.

I cambiamenti nella struttura sociale intercorsi lungo i secoli hanno però, purtroppo, giocato un ruolo fondamentale nella perdita del “villaggio intorno alla donna” e nel mutamento della percezione e dell’atteggiamento di attenzione e cura nel periodo del puerperio che, al contrario, non dovrebbe aver perso la sua importanza.

Secondo quanto indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “il fine della moderna medicina perinatale è quello di ottenere una mamma ed un bambino in perfetta salute con il livello di cure più basse compatibile con la sicurezza”.
Diventa, quindi, di fondamentale importanza che la donna sia seguita, sostenuta, aiutata e accompagnata durante tutto il periodo perinatale da professionisti che possano, con la loro assistenza, sopperire alle carenze, o alla totale assenza, del “villaggio” intorno alla famiglia.

L’ostetrica, come definito dal suo profilo professionale, è la professionista sanitaria che accompagna le donne a 360°, rendendole protagoniste di tutti i loro percorsi di vita e libere nelle loro scelte.
Gli studi hanno dimostrato che alla continuità assistenziale garantita dalle ostetriche (soprattutto se lavorano a livello territoriale e domiciliare) durante la gravidanza, il parto e il periodo postnatale, in puerperio si associano benefici quali:
• maggiore frequenza dell’inizio e della durata dell’allattamento al seno,
• minore durata dell’eventuale ricovero del neonato,
• minore incidenza della mortalità perinatale,
• maggiore soddisfazione da parte delle donne delle cure ricevute migliore percezione dell’esperienza, anche quando intercorrano difficoltà fisiche o emotive.
Durante le visite in puerperio, l’ostetrica si informa innanzitutto riguardo lo stato di benessere soggettivo della donna; poi, procede con la valutazione dello stato fisico ed emotivo della neomamma ed assiste lei e il bambino nel delicato avvio dell’allattamento al seno (o di altre tipologie di allattamento) e nelle sue successive fasi, stando accanto alla donna nelle prime cure al neonato e osservandone il comportamento e l’accrescimento.
Inoltre, l’ostetrica si occupa di vegliare sull’inizio della relazione della diade e di facilitarla, dando ampio spazio al racconto e alla rielaborazione del vissuto del parto, attraverso l’ascolto empatico e l’osservazione, vigilando sugli aspetti psicologici e relazionali del nuovo nucleo familiare e pronta a cogliere eventuali segnali di disagio e dare un sostegno, collaborando con altri professionisti per un eventuale supporto psicologico.
La donna che sceglie di avere accanto l’ostetrica nel periodo del puerperio, sceglie l’opportunità di dedicare importanza a se stessa, sceglie una figura professionale che si occupa del suo benessere, di quello del suo bambino e di tutta la sua famiglia sotto ogni aspetto, sceglie che le sia dedicato un tempo adeguato, di essere ascoltata e compresa.

La donna che sceglie di essere accompagnata dall’ostetrica in puerperio fa una scelta di salute.